Nel panorama del design e dell’architettura contemporanea, i trend globali 2025 delineano un’evoluzione chiara nelle scelte estetiche e funzionali legate al gres porcellanato. Architetti e distributori guardano a formati innovativi, finiture sensoriali e soluzioni sostenibili capaci di rispondere alle nuove esigenze del mercato internazionale. Il gres si conferma protagonista delle superfici del futuro: un materiale versatile, tecnologico e raffinato, che unisce performance tecniche e ricerca stilistica per interpretare gli spazi del vivere contemporaneo.
Trend globali 2025
Ecco un elenco dei Trend globali 2025 nel mondo del gres e dei materiali da rivestimento, con le tendenze più rilevanti che stanno guidando scelte progettuali e commerciali:
1. I grandi formati
Il 2025 consolida la diffusione dei grandi formati, ormai considerati una componente chiave dei progetti di fascia medio-alta. Lastre che superano i 120×120 cm fino ad arrivare a dimensioni come 160×320 cm vengono impiegate per rivestimenti continui, pavimentazioni senza fughe visibili e applicazioni verticali, inclusi arredi e facciate ventilate. L’obiettivo principale è ottenere una continuità visiva che amplifichi la percezione dello spazio e ne elevi il livello di pulizia formale.
Le lastre di grande formato rispondono a una doppia esigenza: estetica e funzionale. Da un lato, eliminano le interruzioni visive delle fughe e migliorano la luminosità degli ambienti; dall’altro, riducono il rischio di accumulo di sporco e semplificano la manutenzione. I distributori, dal canto loro, registrano un crescente interesse verso questi prodotti perché permettono di differenziare l’offerta e rispondere alla domanda di progetti personalizzati e contemporanei.

Tra i formati più richiesti:
- 120×120 cm e 90×90 cm, ideali per pavimentazioni residenziali e commerciali;
- 120×260 cm e 160×320 cm per pareti e rivestimenti continui;
- spessori sottili (3-6 mm) per applicazioni su arredi, cucine, porte scorrevoli e facciate.
2. Trend globali 2025: piccoli formati e geometrie retrò
Accanto al maxi formato, i trend globali 2025 suggeriscono anche il ritorno dei piccoli formati, spesso impiegati per creare effetti decorativi o per rivestire spazi intimi come bagni, cucine e ambienti hospitality. Formati come 10×10, 7,5×30 o 6×24 cm vengono reinterpretati con finiture materiche, smalti lucidi e bordi irregolari che richiamano la ceramica fatta a mano.
Questa riscoperta del “piccolo” riflette il desiderio di personalizzazione e calore domestico, in contrapposizione al rigore dei grandi spazi minimalisti. Gli architetti li utilizzano per valorizzare pareti d’accento, nicchie o pavimentazioni a mosaico, giocando su pattern geometrici, colori pastello e contrasti di texture.

Le pose creative — a spina di pesce, a correre, a scacchiera — diventano un elemento distintivo dei progetti, mentre i distributori notano che il segmento dei piccoli formati permette margini più elevati grazie al valore aggiunto estetico e alla varietà cromatica.
3. Trend globali 2025: finiture tattili e sensoriali
Se negli anni passati il gres era scelto soprattutto per la sua funzionalità tecnica, nel 2025 la priorità è diventata la sensorialità. Architetti e designer ricercano superfici che non solo si vedano, ma che si tocchino e si sentano. Le nuove finiture tattili — morbide, vellutate, strutturate o tridimensionali — trasformano il gres in un materiale capace di evocare emozioni e stimolare il senso del tatto.
Le principali tendenze includono:
- Finiture soft touch, con superfici opache e setose, ideali per spazi residenziali e retail;
- Effetti sabbiati o bocciardati, per ambienti outdoor e zone wellness;
- Strutture tridimensionali, che reinterpretano la materia naturale con rilievi e incisioni sottili;
- Superfici lucide e specchiate, utilizzate in contrasto con texture opache per accentuare la luce.
L’obiettivo è creare armonie multisensoriali, dove la materia diventa protagonista del progetto.
4. Trend globali 2025: effetti materici
Il gres del 2025 è un vero camaleonte della materia, capace di riprodurre con fedeltà visiva e tattile materiali naturali come pietre, marmi, cementi e metalli. Questa versatilità consente ai progettisti di interpretare ogni stile — dal minimalismo nordico al lusso contemporaneo — mantenendo intatte le prestazioni tecniche del gres.
- Effetto pietra: si conferma come uno dei trend più solidi, con superfici dall’aspetto autentico, venature delicate e colorazioni naturali. I toni sabbia, grigi e taupe dominano gli spazi residenziali, mentre le varianti scure e grafiche trovano applicazione in hotel e spazi commerciali.
- Effetto cemento: continua a esprimere il linguaggio urbano e industriale del design contemporaneo. Nel 2025 assume però un tono più sofisticato, con sfumature leggere e texture soft che rendono gli ambienti accoglienti pur mantenendo un’estetica moderna.
- Effetto metallo: in forte crescita, soprattutto per ambienti commerciali e hospitality. Le superfici metalliche ossidate o spazzolate, in tonalità rame, ferro e bronzo, vengono apprezzate per il loro carattere deciso e scenografico.
- Effetto legno: resta un evergreen, ma si evolve verso colorazioni più naturali e texture più realistiche, frutto delle nuove tecnologie digitali di stampa. I listoni effetto legno vengono scelti sia per interni sia per esterni, garantendo continuità visiva tra gli ambienti.

5. Trend globali 2025: sostenibilità e materiali eco-consapevoli
Il 2025 segna una svolta decisiva verso la sostenibilità ambientale nel settore ceramico. Architetti e distributori danno sempre più valore alla provenienza dei materiali, ai processi produttivi a basso impatto e alla possibilità di riciclo. I produttori di gres rispondono con innovazioni concrete: impiego di materie prime riciclate, riduzione delle emissioni di CO₂, utilizzo di acqua di recupero e introduzione di tecnologie di stampa digitale a basso consumo energetico.
La certificazione ambientale dei prodotti — come EPD, LEED o Cradle to Cradle — è ormai un requisito fondamentale per la selezione da parte di studi di architettura internazionali. In parallelo, cresce l’interesse per le collezioni carbon neutral, dove l’impronta ecologica è compensata da iniziative di riforestazione o di energia rinnovabile.
Gli architetti, in particolare, prediligono materiali che possano contribuire al punteggio dei protocolli di sostenibilità degli edifici, mentre i distributori valorizzano il tema green come leva di marketing e posizionamento premium.
6. Trend globali 2025: colori e tendenze cromatiche
La palette cromatica del gres nel 2025 è ispirata alla natura e al benessere. I toni neutri, caldi e rassicuranti lasciano spazio a nuance più sofisticate e desaturate, capaci di creare ambienti rilassanti e coerenti con i principi del design biofilico.
Le tonalità più ricercate includono:
- Beige, sabbia e terracotta, che trasmettono calore e comfort;
- Grigi caldi e tortora, versatili e contemporanei;
- Verdi e blu polverosi, simboli di equilibrio e connessione con la natura;
- Nero e antracite, utilizzati come contrasti eleganti in progetti minimal.
In parallelo, il colore torna anche come elemento di identità visiva. Collezioni monocromatiche, smalti lucidi e finiture cangianti vengono impiegati per progetti retail e contract, dove l’impatto estetico è determinante.
7. Indoor e outdoor in continuità
Uno dei trend più forti del 2025 è la continuità tra spazi interni ed esterni. Il gres, grazie alla sua resistenza al gelo, agli sbalzi termici e all’usura, è il materiale ideale per garantire questa connessione visiva e materica. Le collezioni vengono proposte in versioni coordinate per indoor e outdoor, con spessori differenti (generalmente 9 mm per interni e 20 mm per esterni), ma con la stessa texture e tonalità.
Questa tendenza risponde al nuovo modo di vivere gli spazi domestici, sempre più fluidi, aperti e in dialogo con la natura. Architetti e designer scelgono il gres per terrazze, bordi piscina e verande, creando un’estensione naturale degli interni e un effetto di continuità totale.

8. Digitalizzazione e personalizzazione dei progetti
La tecnologia digitale continua a ridefinire il mondo del gres. Le aziende investono in sistemi di stampa ad alta definizione, che permettono una fedeltà cromatica e materica mai vista prima. Ma la vera novità del 2025 è la personalizzazione on demand: architetti e distributori possono richiedere texture, colori e pattern personalizzati, adattati al concept del progetto.
Inoltre, la digitalizzazione consente la progettazione integrata: grazie a software di realtà aumentata e rendering in tempo reale, le superfici in gres vengono visualizzate direttamente nello spazio progettuale, facilitando la scelta e riducendo gli errori. Per i distributori, questa trasformazione rappresenta un vantaggio competitivo, poiché migliora l’esperienza d’acquisto e rafforza il rapporto con i professionisti.
Conclusione: il gres del futuro tra estetica, tecnologia e sostenibilità
Nel 2025, il gres porcellanato non è più soltanto un materiale tecnico, ma un mezzo espressivo al servizio dell’architettura contemporanea. Architetti e distributori lo scelgono perché racchiude in sé una sintesi di innovazione, estetica e responsabilità ambientale. Le nuove tendenze — dai grandi formati alle superfici tattili, dalle finiture materiche alle palette naturali — riflettono un’evoluzione profonda nel modo di concepire lo spazio: più sostenibile, più sensoriale, più personalizzato.
Il gres del futuro parla il linguaggio della versatilità e della durabilità, ma anche dell’emozione e della connessione con la natura. È un materiale che unisce industria e arte, tecnologia e creatività, e che continuerà a essere protagonista delle superfici architettoniche globali per molti anni a venire.